top of page

CAPACITY BUILDING

Dati climatici a servizio dell'attività professionale nella sfida dell’adattamento al clima che cambia
MartediÌ€ 14 Aprile 2020, ore 09:00 – 13:00

WEBINAR - FONDAZIONE DELL’ORDINE DEGLI I ARCHITETTI DI MILANO

DESCRIZIONE

 Il momento di formazione proposto introduce i concetti fondamentali di climatologia utili allo scopo, approfondisce i legami tra il clima urbano e i principali settori di attività professionale implicati, mostra nel dettaglio l’utilizzo del Database Climatico e delle relative Linee Guide sviluppate nell’ambito del Progetto ClimaMi e disponibili quali open data nel sito web di progetto.

Un primo approfondimento specifico è dedicato all’analisi della valutazione del rischio agli impatti dei cambiamenti climatici, declinato dal punto di vista territoriale locale.

Un secondo approfondimento affronta il tema dell’utilizzo degli strumenti conoscitivi messi a disposizione da ClimaMi da parte di un architetto; l’intervento mostra come lo sguardo attento alla climatologia può cambiare la pratica professionale da paesaggista e come i cambiamenti climatici vadano ad investire in modo diverso nei contesti in cui ci si trova a operare. (scarica il programma)

Materiali

Sono di seguito disponibili per il download le presentazioni dei relatori:

​

Meteorologia e Climatologia: principi generali e peculiarità delle aree urbane

B.G. (r) Frustaci Dott. Giuseppe, Fondazione Osservatorio Meteorologico Milano Duomo

 

 Il progetto ClimaMi - Linee Guida e Database Climatico: struttura e utilizzo

Dott.ssa Cristina Lavecchia, Fondazione Osservatorio Meteorologico Milano Duomo

 

Analisi di rischio agli impatti dei cambiamenti climatici sul territorio

Prof. Antonio Ballarin Denti, Presidente Comitato Scientifico Fondazione Lombardia per l’Ambiente

 

L’attenzione alla climatologia e l’utilizzo dei dati climatici nella pratica professionale

Arch. Grazia Garrone, Osservatorio del Paesaggio per il Monferrato Casalese

 

Il progetto ClimaMi: attività in corso e risultati 2020

Dott.ssa Cristina Lavecchia Fondazione Osservatorio Meteorologico Milano Duomo

Ancora 0
Ancora 1

DOMANDE E RISPOSTE

Raccogliamo qua le domande più significative ricevute durante il webinar e le relative risposte dei relatori.

​

Il coronavirus potrà cambiare definitivamente il trend di crescita della popolazione delle città? E influire sui dati climatici?

E’ indubbio che la pandemia in corso ha determinato una significativa diminuzione delle emissioni di particolato con evidenti e già documentati effetti sull’ambiente, ad esempio si veda:

Cina: https://earthobservatory.nasa.gov/images/146362/airborne-nitrogen-dioxide-plummets-over-china;

Pianura Padana: https://www.esa.int/Applications/Observing_the_Earth/Copernicus/Sentinel-5P/Coronavirus_lockdown_leading_to_drop_in_pollution_across_Europe;ma vedi anche: https://www.fondazioneomd.it/single-post/2020/03/24/COVID-19-e-inquinamento. Lo stesso si è probabilmente verificato anche per le emissioni di gas serra, che hanno invece una ricaduta sul clima. Tuttavia la dinamica del clima è molto più lenta (decenni), mentre quella della pandemia è (sperabilmente solo) dell’ordine dell’anno o meno. Di conseguenza nella media del decennio che inizia con quest’anno il 2020 sarà forse (credo solo leggermente) anomalo, ma influirà probabilmente molto poco ad una variazione delle medie climatiche, che dipendono invece in modo marcato dai trend di lungo periodo di forzanti come gli stessi gas serra.

Non credo che il trend di crescita della popolazione urbana possa essere modificato sensibilmente, perché risponde a dinamiche socio-economiche diverse (anche parzialmente causate dal clima, ma comunque questo è un ambito esterno alle mie competenze). È invece possibile che possa influenzare in qualche misura il comportamento sociale globale e di conseguenza il modello di sviluppo, influenzando (in modo probabilmente positivo) gli scenari di previsione climatica. Ma questo è tutto da dimostrare.

G. Frustaci – Fondazione Osservatorio Meteorologico Milano Duomo

​

​

Quanto possono  incidere aree verdi come i parchi o comunque spazi non pavimentarti ma lasciati filtranti nel vero senso della parola?

Possono incidere molto e in diversi ambiti. Da un punto di vista del confort climatico e della formazione delle isole di calore la temperatura superficiale di una pavimentazione in asfalto raggiunge in estate in un giorno assolato 55-60°, mentre una superficie erbosa parimenti assolata non supera i 28-30°.

Senza contare il contributo aggiuntivo offerto dalla presenza di alberature che ombreggiano le superfici e fungono da dispositivii di igro-termo regolazione.

Inoltre, rispetto al tema del controllo del sistema delle acque nei centri urbani, molti problemi sono legati al run off, cioè allo scorrimento superficiale dell’acqua sulle aree impermeabili; una maggiore permeabilità del suolo è certamente uno degli elementi di riduzione del rischio idraulico.

Non a caso i processi di de-pavimentazione sono stati avviati in tutti i centri urbani metropolitani.

Arch. Grazia Garrone-  Osservatorio del Paesaggio per il Monferrato Casalese

​

​

Il database dei dati climatici ricavati potranno essere interfacciati nei programmi per le verifiche termo-igrometriche  secondo UNI EN 13788, tipo PAN di Anit  e per  simulazione dinamica oraria  secondo UNI EN 15026, tipo WUFI ?

L’attuale DB ClimaMi non contiene indicatori quali l’Anno Tipo Climatico calcolato secondo la UNI EN ISO 15927-4:2005 e generalmente utilizzato nella simulazione dinamica oraria. Potrà essere calcolato e inserito nel DB se vi è sufficiente richiesta da parte dei professionisti.

I dati del DB ClimaMi sono stati rilasciati con la licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale (CC BY-4.0) e possono essere utilizzati dagli sviluppatori di software professionali e integrati nei programmi.

Cristina Lavecchia– Fondazione Osservatorio Meteorologico Milano Duomo

 

 

La scheda di HUMIDEX è reperibile sul sito di progettoclimami.it?

L’algoritmo di calcolo dell’Humidex qui nel sito di progetto è contenuto nelle Linee Guida Cap. 4 (par. 4.1.6) nonché nel rapporto Metodologia, nel menù SI-CU.

Cristina Lavecchia– Fondazione Osservatorio Meteorologico Milano Duomo

 

​

L'Italia non ha progetti di manutenzione dei giardini, tutti questi cambiamenti dovrebbero portare una nuova visione architettonica

Sicuramente la consapevolezza della variabile climatica nei processi progettuali conduce ad un pensiero architettonico e urbano diverso, in grado di avvicinarsi ad una nozione di sostenibilità del progetto molto più ampio,  lontana dalla sola riflessione sul consumo energetico che ha polarizzato l’attenzione negli ultimi decenni. Certamente è più chiaro a tutti lo stretto legame che esiste anche in città fra benessere umano e disponibilità -qualità degli spazi aperti.  Anche dopo i recenti problemi Covid, temi come l’implementazione del capitale naturale e la dotazione di infrastrutture verdi ci vede più attenti e consapevoli, le stesse amministrazioni cominciano a sentire come i grandi temi di rischio ambientale abbiamo conseguenze direttamente impattanti sui nostri territori e sulla nostra salute.

Arch. Grazia Garrone-  Osservatorio del Paesaggio per il Monferrato Casalese

 

 

Vorrei chiedere se fosse possibile avere una traccia di possibili esempi pratici di gestione delle acque nella progettazione ambientale.

L'elenco gli esempi proposti:

  • Copenhagen Strategic Flood Masterplan_ Ramboll Studio Dreisetl_ E’ uno dei gruppi di lavoro che da subito ha lavorato molto sul tema del Water sustainable urban design, gradi anche gli altri loro lavori. Anche parco Tanner Spring park a Portland.

  • Thai_SCG 100 year Building_ Landscape architect of Bangkok_ Sistema edifici-spazi aperti

  • Henry Bava_ Agence ter_ parco del porto Saint Ouen; Ha fatto numerosi ed interessanti progetti con l’acqua

  • Hargraves Associates_ Queen Elizabeth Olympic Park, a Londra

  • Scalo Farini e San Cristoforo a Milano_ OMA e Laboratorio Permanente

 

Tutti questi progetti, oltre a molti altri sono disponibili su un portale molto ben fatto che consulto sempre anch’io  LANDEZINE.

I progetti sono raccolti anche per tematismi, tra cui Water supply.

Arch. Grazia Garrone-  Osservatorio del Paesaggio per il Monferrato Casalese

bottom of page